Diversità e Inclusione: la formazione come elemento di successo per uno sviluppo aziendale sostenibile

Giugno 17, 2024
Per un certo periodo, la valutazione della sostenibilità aziendale attraverso le metriche ESG si è concentrata principalmente sui rischi ambientali legati al cambiamento climatico (Environmental), trascurando in larga parte gli aspetti Social e di Governance che invece rivestono un’importanza fondamentale nella trasformazione sostenibile delle imprese.

Nella tessitura sempre più complessa della società contemporanea, la diversità e l’inclusione rappresentano, infatti, un valore aggiunto per l’impatto aziendale, assumendo un ruolo cruciale nello sviluppo delle strategie di Corporate Social Responsibility (CSR), arricchendo le organizzazioni e determinandone il successo a lungo termine delle stesse.

Il panorama attuale è notevolmente diverso rispetto al passato: l’interazione tra persone di diverso genere, cultura, origine o nazionalità è diventata una realtà quotidiana inevitabile. Confrontarsi con esperienze, abitudini e situazioni personali così diverse è ormai un fatto normale che implica nuove tipologie di interazioni, sensibilità e visioni. Tutto questo si ripercuote anche all’interno delle strutture organizzative: cambiando la struttura delle aziende e producendo contesti lavorativi complessi.

Includere significa “inserire”, rispettando e valorizzando le singole caratteristiche di ciascun individuo e se è vero che l’Agenda 2030 dell’ONU sottolinea l’importanza di promuovere l’inclusione sociale, economica e politica senza discriminazioni, la vera sfida oggi è capire come le aziende possano concretamente realizzare questo principio fondamentale e quali vantaggi possano trarre da un approccio inclusivo.

Ricerche e statistiche dimostrano che la diversità e l’inclusione non sono semplicemente mode passeggere, ma sono destinate a diventare parte integrante della missione e della visione di qualsiasi azienda moderna. Coltivare la diversità all’interno delle organizzazioni è cruciale, poiché individui con background, età, origini, culture, orientamenti sessuali e capacità fisiche diverse possono offrire prospettive uniche e contributi originali, favorendo l’identificazione di soluzioni creative e innovative.

Da una prospettiva ESG, investire nella diversità e nell’inclusione porta a un riposizionamento aziendale che migliora il rating e l’attrattività agli occhi degli investitori.

La diversità rappresenta, quindi, una risorsa preziosa che può essere la chiave del successo aziendale, a condizione che sia adeguatamente valorizzata: oggi, le imprese richiedono ai propri collaboratori nuove capacità e una consapevolezza rinnovata, favorendo l’adozione di approcci diversificati per affrontare le sfide in modo innovativo.

In questo senso, la formazione può giocare un ruolo fondamentale ma richiede un approccio differente, costante e soprattutto coinvolgente, in cui la persona deve essere protagonista: l’obiettivo non deve essere trasferire informazioni ma sensibilizzare i lavoratori, promuovendo un apprendimento efficace che consenta alle persone di mettere in atto i comportamenti necessari per adottare una prospettiva inclusiva.

La responsabilità di chi, come noi, si occupa di “fare” formazione è quella di utilizzare strumenti e modalità interattive che favoriscano la creazione di una cultura della diversità che porti davvero valore aggiunto all’ambiente di lavoro, con ripercussioni positive sull’intera attività. Una formazione che, attraverso l’esperienza del gioco, incoraggi un ambiente inclusivo in cui la diversità è riconosciuta, rispettata e valorizzata.

In conclusione, la diversità e l’inclusione non sono solo auspicabili, ma essenziali per un mondo del lavoro sostenibile, equo ed efficiente. Investire in questi principi non è solo un atto di responsabilità sociale, ma anche una scelta strategica che porta a risultati migliori per le aziende e per la società nel suo complesso.